Visitando in primavera questo sentiero è possibile imbattersi nelle rare fioriture erbacee dagli svariati colori. Poco prima di giungere a Portella del Garrone, il sentiero costeggia una zona rimboschita dove si trova l'accesso alla Grotta del Garrone. Questa cavità ipogea è resa particolare nel suo genere da una prima stanza di notevole dimensioni all'interno della quale filtra la luce; tale peculiarità permette la sopravvivenza di numerose piante di interesse biogeografico come la rara Phylitis sagittata (D.C.) Guinea et Heywoood, una felce di significative dimensioni, giunta probabilmente all'interno della grotta durante l'ultima glacciazione del Wurm (circa un milione di anni fa). Le particolari condizioni climatiche che si sono instaurate all'interno della grotta hanno permesso la sopravvivenza della specie all'interno della Riserva fino a oggi.